On the road nel Peloponneso: un viaggio nella Grecia autentica

Ciao! Stavate pensando a un viaggio on the road nel Peloponneso? Bene perchè vi anticipo una cosa, scoprire il Peloponneso è immergersi nella Grecia autentica, lontano dai percorsi più battuti dal turismo di massa. È un’esperienza che unisce storia, natura e tradizioni locali in un mix perfetto di avventura e relax. Questo viaggio vi porterà verso villaggi tra le montagne o sulla riva del mare, siti archeologici e guidare in mezzo a panorami mozzafiato! Noi di Meetravel pensavamo di partire da Atene e raggiungere Olympia con un paio di deviazioni alla scoperta di regioni come il Mani e la Messenia, dove il tempo sembra essersi fermato. Voi che ne pensate, fatecelo sapere nei commenti o più semplicemente proponendo un viaggio in app! Bene, pronti per le info più pratiche? Quando andare e come spostarsi durante un on the road nel Peloponneso? Bene, bisogna passare anche alla parte pratica per capire tempistiche, quando andare e come girare la penisola. Sulle tempistiche non me la sento di darvi un periodo preciso, direi una settimana almeno considerando il periodo di percorrenza, il visitare e la parte di relax. Noi di Meetravel abbiamo messo tanta carne al fuoco in termini di mete, ma come ogni viaggio, è unico e a sé, quindi sta a voi poi capire che taglio dare. Il periodo migliore per un viaggio on the road nel Peloponneso dipende dal tipo di esperienza che desiderate vivere. L’estate è ideale per godersi spiagge poco affollate e il sole caldo della Grecia, ma se preferite temperature più miti e atmosfere ancora più tranquille, settembre è perfetto per esplorare senza l’afa estiva. Grazie alla posizione geografica e al clima mediterraneo, il Peloponneso è una destinazione piacevole tutto l’anno, ma in primavera e in autunno la natura regala colori e profumi che rendono il viaggio ancora più speciale. Per quanto riguarda il cuore di un viaggio on the road cioè spostarsi, un’auto è essenziale per godere appieno della libertà e della flessibilità di un itinerario su misura. Arrivando dall’Italia, si può optare per i traghetti da Brindisi o Ancona verso i porti di Patrasso o Igoumenitsa, per poi attraversare il suggestivo ponte di Rion-Antirion, che collega la Grecia continentale al Peloponneso. Le strade della regione sono ben tenute, ma in alcune zone interne o remote possono essere strette e sinuose, quindi è importante guidare con cautela. Per chi preferisce un’opzione diversa, ci sono voli per Kalamata o Atene tutto l’anno, e noleggiare poi una macchina in loco. Volete invece un’esperienza più selvaggia? C’è sempre il treno. Infatti partono treni da Atene a Patrasso, anche se in tutta onestà, muoversi con i mezzi pubblici può limitare l’accesso alle destinazioni più nascoste. Detto ciò…Pronti a partire? Il Peloponneso vi aspetta (mentre noi di Meetravel vi aspettiamo in app con un bel viaggio!) 1° Tappa è Atene: il cuore della Grecia antica e moderna Un viaggio on the road nel Peloponneso non può che partire da Atene, città che incarna la storia millenaria della Grecia e il dinamismo della modernità. Qui hanno avuto origine la filosofia, la democrazia e l’arte classica, ma la capitale greca non vive solo di passato. Tra monumenti iconici, quartieri vibranti e spiagge affacciate sul Mar Egeo, Atene offre un mix irresistibile di cultura, tradizione e divertimento. In sintesi, è un obbligo morale vederla, ma personalmente ne sono rimasta colpita come modernità e monumenti storici si fondono in un’unica anima. Cosa vedere ad Atene? Roba da vedere ce n’è, quindi almeno che non la usiate come tappa momentanea, vi consiglio di passare almeno uno o due giorni nella capitale greca. 2° tappa: Micene Micene è un importante sito archeologico situato a circa 120 km da Atene. Famosa già in epoca romana come destinazione turistica, Micene è stata la terra di re leggendari come Agamennone. Il sito è circondato da paesaggi tipici del Peloponneso: montagne, uliveti e un mare di colori verdi e dorati. Cosa vedere a Micene durante un viaggio on the road nel Peloponneso? Piccola tips di viaggio!Lungo la strada verso Nafplio, (si vi ho appena spoilerato la terza tappa che noi di Meetravel abbiamo pensato) visita teil sito di Epidauro e il suo Teatro Antico, un capolavoro di acustica perfettamente conservato, situato nel Santuario di Asclepio, il dio della medicina. 3° tappa: Nafplio Nafplio, situata 12 km a sud-est di Argo e affacciata sul Golfo Argolico, è una delle città più romantiche e affascinanti della Grecia. Con la sua mescolanza di architettura veneziana, ottomana e neoclassica, Nafplio è una meta vivace e suggestiva, ideale per chi cerca storia, cultura e bellezze naturali. La città, animata sia dai turisti che dagli ateniesi che la scelgono come meta per il weekend, offre una vivace atmosfera, con caffè, boutique eleganti e una vasta scelta di alberghi e guesthouse. Curiosità storica: Nafplio è stata la prima capitale della Grecia moderna, tra il 1833 e il 1834, ed è sempre stata un importante porto fin dall’Età del Bronzo. Cosa vedere a Nafplio? Se avete voglia di qualcosa di diverso, Meetravel consiglia: Siete più tipi da spieggia?Nessun problema, la Spiaggia di Tolo è soli 10 km da Nafplio, nota anche come Psili Ammos è una delle località balneari più frequentate della zona. Sebbene piuttosto stretta e affollata durante l’alta stagione, l’acqua cristallina e il fondale sabbioso rendono il bagno rinfrescante e piacevole. Altre attrazioni: 4ª Tappa: Sparta La moderna Sparta, una città tranquilla e ordinata, si trova nel cuore della Valle dell’Eurótas, circondata da uliveti e agrumeti, con le spettacolari montagne del Taigeto che le fanno da sfondo. La pianta ortogonale della città moderna (Spárti) riflette la rigida disciplina degli antichi spartani, ma senza le dure privazioni che contraddistinguevano la vita nella Sparta classica. Sebbene la città attuale sembri un po’ anonima, vale la pena fare un giretto. Volete ridere? Tucidide fece una profezia su Sparta dicendo che Sparta dopo secoli, sarebbe stata conosciuta più per le sue rovine che per la sua potenza. Che ci abbia preso? On the road nel Peloponneso? Cosa vedere a Sparta!
Polonia fuori rotta: cosa vedere a Breslavia e Poznań

Cosa vedere a Breslavia e Poznań: 5 giorni tra magia e natura autentica Quando si pensa a un viaggio in Polonia, spesso vengono in mente Cracovia, Varsavia, magari Danzica. Ma oggi vi portiamo da tutt’altra parte, in una delle zone più sorprendenti e fuori dai classici itinerari turistici: Breslavia e Poznań. Da un lato Breslavia, con i suoi ponti, le isole urbane e gli gnomi ribelli; dall’altro Poznań, con il suo mix di storia medievale, folklore popolare e una vibrante scena contemporanea. Due città in due regioni diverse, ma entrambe con una forte identità locale. Ideali per chi ama viaggiare in modo indipendente, cercando esperienze autentiche e fuori rotta. Il tutto con costi accessibili e ottimi collegamenti dall’Italia: perfette per giovani, coppie e spiriti curiosi. Se vi state chiedendo cosa vedere a Breslavia e Poznań, siete nel posto giusto: stiamo per portarvi alla scoperta di quartieri alternativi, mercati locali, arte urbana e tradizioni poco conosciute.Quindi non vi resta che continuare a leggere per scoprire cosa vedere a Breslavia e Poznań! Come si arriva a Breslavia dall’Italia? Arrivare a Breslavia è semplice: la soluzione più immediata è l’aereo. La città è ben collegata ai principali aeroporti italiani, spesso con voli low cost.In alternativa? In treno da Milano o Venezia, passando per Vienna o Cracovia. So cosa state pensando: quante ore? Tranquilli, c’è il Wi-Fi per tutto il viaggio. Scaricate un bel film e il tempo volerà. Una volta in Polonia, raggiungere Poznań è altrettanto facile: le due città sono collegate da treni diretti, comodi e con Wi-Fi a bordo. Il viaggio dura circa un’ora e 40 minuti. Perfetti per lavorare o rilassarsi… e sì, nel prezzo è inclusa anche una bellissima vista!All’interno delle città, il trasporto pubblico è ben organizzato ed efficiente, ma i centri storici si prestano perfettamente a essere esplorati a piedi. Entrambe le città sono inoltre bike friendly, con numerosi itinerari ciclabili che costeggiano fiumi, laghi e aree verdi, ideali per chi preferisce muoversi in modo sostenibile e a contatto con il territorio. Perché vale la pena visitare Breslavia? Breslavia (o Wrocław in polacco) è una delle città più antiche e affascinanti della Polonia. Capitale Europea della Cultura nel 2016 e non è difficile capire il perché. La sua bellezza è la sintesi di diverse dominazioni: ceca, tedesca e ovviamente polacca. Forse l’avrete sentita nominare perché un amico ci è stato in Erasmus o magari l’avete vista in qualche reel su Instagram, ma viverla di persona è tutta un’altra storia. Eppure Breslavia è quella città che non ti aspetti ma che poi ti conquista, troverete eventi culturali a raffica e una vitalità da far invidia a Berlino. Soprannominata “la città del dialogo”, Breslavia è un mosaico di lingue, culture e creatività. E poi… sì, ci sono anche gli gnomi. Ma ci arriviamo tra poco!Ma la vera risposta dipende da che tipo di viaggiatori siete. Studenti in Erasmus? Artisti in cerca d’ispirazione? Musicista bohémien? Curioso cronico? Qui troverai il tuo habitat naturale. Ogni mese c’è qualcosa da fare: festival, concerti, rassegne, mostre… come il Vertigo Summer Jazz Festival— concerti jazz itineranti in tutta la città, per tutto luglio. Oppure se siete più appassionati di film, il Nowe Horyzonty fa più al caso vostro, un festival di cinema indipendente con film da tutto il mondo (sottotitolati, tranquilli). © Polish Tourism Organisation Quanto tempo stare a Breslavia e cosa vedere? Almeno 3 giorni pieni, fidatevi. Giusto il tempo per esplorare la città con calma, perdervi nei suoi vicoletti, fare amicizia con un paio di gnomi e magari fare un’escursione nei dintorni. La Bassa Slesia è un piccolo scrigno: castelli, montagne, piste ciclabili, spa dove mettervi due fette di cetriolo sugli occhi e dimenticare la chat di lavoro. Insomma: zero stress, tutto gusto. Giorno 1 – Breslavia: tra isole, gnomi e ponti pieni di storie Il primo giorno a Breslavia inizia nel cuore pulsante della città: il Rynek, la splendida Piazza del Mercato, una delle più grandi d’Europa. Qui, tra palazzi dai colori pastello, facciate gotiche e rinascimentali e un Municipio che sembra uscito da una scena di Harry Potter, vi sentirete subito immersi in un’atmosfera fiabesca. Passeggiare tra caffè storici, ristoranti tipici e artisti di strada è il modo migliore per cominciare ad assaporare lo spirito della città. Se capitate in periodo di mercatini stagionali, troverete la piazza ancora più viva e scenografica, ma il vero tocco di magia arriva di sera, quando le luci si accendono e ogni dettaglio architettonico si trasforma in scenografia. A questo punto siete pronti per una delle esperienze più curiose di Breslavia: la caccia agli gnomi. Non è uno scherzo, né un gioco solo per bambini: in città ci sono oltre 300 statuette di bronzo nascoste ovunque, rappresentanti gnomi in tutte le attività immaginabili – seduti sui lampioni, al computer, con strumenti musicali, mentre leggono o sorseggiano caffè. Questa tradizione nasce come protesta ironica contro il regime comunista negli anni ’80 e oggi è diventata una vera e propria caccia al tesoro urbana. Procurarvi una mappa o affidarvi al caso: ogni gnomo ha un nome, una storia e una personalità, e cercarli è un modo divertente per scoprire Breslavia. Per pranzo, vi consigliamo un locale nella zona del mercato o con vista sul fiume Oder. Una chicca? Sotto la piazza si trova Piwnica Świdnicka, uno dei ristoranti più antichi d’Europa, dove potete entrare per dare un’occhiata o, meglio ancora, gustare un piatto della tradizione polacca in un’atmosfera medievale. Ordinate uno żurek, la zuppa polacca servita all’interno di un pane scavato, o un piatto di trota locale, e godetevi un momento di relax con vista. © Polish Tourism Organisation Cosa fare in un pomeriggio a Breslavia? Beh, di cose da fare e da vedere a Breslavia e Poznań non mancano.. Ma dopo pranzo potete dirigervi verso Hydropolis: un ex deposito idrico del XIX secolo trasformato in un museo ipertecnologico interamente dedicato all’acqua. Sì, avete letto bene. Hydropolis è un mix perfetto tra scienza, arte e intrattenimento. Ci sono installazioni interattive, proiezioni immersive, sezioni dedicate agli oceani,
Romantische Strasse: la rotta più trendy della Germania

Dimenticate le solite mete patinate e preparatevi a un’esperienza che vi cambierà la prospettiva sul viaggio: la Romantische Strasse, la Strada Romantica tedesca. Non lasciatevi ingannare dal nome, non si tratta solo di cuoricini e tramonti sdolcinati (anche se non mancheranno!). Questo itinerario è un vero e proprio tuffo nel cuore della Baviera, un susseguirsi di città medievali che sembrano uscite da un libro di fiabe, castelli imponenti che sfidano il cielo e paesaggi naturali così perfetti da farvi dubitare di essere ancora sulla Terra. Ma perché proprio la Romantische Strasse è una meta così trendy in Germania? Perché vi permette di viaggiare all’insegna della cultura, della natura e, perché no, di un pizzico di consapevolezza ambientale. Continuate a leggere e scoprirete perché questa non è una semplice “strada”, ma un vero e proprio viaggio adatto a tutti! Piccola curiosità, la Strada Romantica o Romantische Strasse (scegliete quello che vi piace di più), quest’anno festeggia i 75 anni anni dalla fondazione. E per l’occasione verranno organizzati tantissimi eventi sparsi in tutte le città dell’itinerario.. quindi quale momento migliore per percorrerla se non durante questo avvenimento? Come ci si arriva Romantische Strasse dall’Italia? Ok, vi ho convinto (e non avevo dubbi) ma come si organizza un viaggio lungo la Romantische Strasse partendo dall’Italia? Semplice, basta continuare a leggere le prossime righe! In aereo Se preferite la comodità e la velocità dell’aereo, i due aeroporti principali più vicini alla Romantische Strasse sono Francoforte sul Meno ben collegato con voli diretti dalle principali città italiane. Da Francoforte, potete facilmente noleggiare un’auto o prendere un treno ad alta velocità (ICE) per Würzburg, considerata la porta d’accesso settentrionale della Romantische Strasse. Oppure Monaco di Baviera è un’ottima alternativa se preferite iniziare il vostro viaggio da Füssen. Da qui le opzioni sono varie, per una maggiore libertà e flessibilità, il noleggio auto rimane un’opzione valida, soprattutto se intendete esplorare anche le aree più rurali e meno servite dai mezzi pubblici. Considerate l’opzione del noleggio di veicoli elettrici per un viaggio più sostenibile. In treno Per un viaggio più rilassante e panoramico, il treno è la scelta migliore. Ogni giorno partono collegamenti diretti dalle principali città italiane come Milano, Verona e Venezia fino a Monaco di Baviera. Da Monaco, potrete poi proseguire con i treni regionali (economici, ma con dei cambi) verso le varie tappe della Romantische Strasse. Questa opzione vi permette di godervi il paesagio senza lo stress della guida. P.S. può essere una bella idea per fare un interail alternativo. In bicicletta Se siete amanti del cicloturismo e cercate un’esperienza davvero immersiva, sappiate che esiste un’eccellente rete di piste ciclabili che attraversa la Baviera e segue in gran parte il percorso della Romantische Strasse. Attenzione! Richiede un po’ di preparazione fisica, ma la ricompensa in termini di panorami e soddisfazione personale è impagabile. Schwangau: Church of St. Coloman in Allgäu ©GNTB/ Dietmar Scherf Giorno 1: da Francoforte a Bad Mergentheim Il vostro viaggio ha inizio! Una volta atterrati a Francoforte, potete prendere un treno o un’auto per Würzburg. Würzburg è una città universitaria piena di vita e di fascino (e di feste). Ma cosa vedere nella prima tappa della Romantische Strasse? Rottenbuch: Interior view of the Klosterhof Rottenbuch ©Romantische Straße Toristik-Arbeitsgemeinschaft GbR/Eugenio Bersani/ Latitudes Travel Magazin Nel pomeriggio, potete dirigervi verso Wertheim, una deliziosa cittadina da cartolina situata a circa 30-45 minuti di auto o treno. Una volta arrivati, lasciatevi incantare dalle sue vie pittoresche, ideali per una passeggiata rilassante tra case a graticcio e negozietti caratteristici. Se avete ancora voglia di esplorare, vi consiglio di proseguire verso il Castello di Wertheim, che domina la città dall’alto. Salendo verso la fortezza, sarete ricompensati con una vista mozzafiato sulla confluenza dei fiumi Meno e Tauber, uno spettacolo naturale che completa perfettamente l’atmosfera fiabesca del luogo. E la sera? Bad Mergentheim è perfetta per una passeggiata tra le sue eleganti piazze storiche o per un momento di relax nelle famose terme della città. Dopo cena, fate una piacevole passeggiata tra le eleganti piazze storiche della città. Bad Mergentheim è famosa per le terme, quindi una alternativa può essere un momento di relax e benessere. Se invece volete un’esperienza immersiva nella natura, il WildPark è un’ottima opzione: un vasto spazio verde di 35 ettari, dove sono stati ricreati gli habitat naturali di 50 specie animali. I lupi, sono un’attrazione imperdibile, con un branco di circa 30 esemplari visibili da casette di avvistamento. Giorno 2: da Bad Mergentheim a Harburg Rothenburg ob der Tauber è una delle cittadine più pittoresche della Germania, famosa per i suoi edifici medievali e l’atmosfera da fiaba. Le sue case a graticcio dai colori vivaci e la cinta muraria perfettamente conservata creano un ambiente incantevole. Qui è Natale tutto l’anno grazie al villaggio natalizio di Käthe Wohlfahrt, con il suo caratteristico negozio di oggettistica. La giornata inizia tra le suggestive vie di Rothenburg, dove non mancano angoli da cartolina e scorci magici. Tra le cose da non perdere: Nel pomeriggio, il viaggio prosegue verso Dinkelsbühl, una città affascinante che ospita il Museo della Terza Dimensione e il famoso festival storico Kinderzeche. Infine, l’ultima tappa della giornata è Nördlingen, una città davvero singolare. La sua particolarità più sorprendente è quella di essere stata costruita all’interno di un cratere meteoritico. Per gli appassionati dell’anime “Attack on Titan“, la vista delle mura di Nördlingen susciterà sicuramente un’eco familiare, ricordando da vicino le fortificazioni che proteggono l’umanità nell’opera giapponese. Questa inaspettata somiglianza rende la visita a Nördlingen un’esperienza particolarmente suggestiva. Giorno 3: da Harburg a Landsberg am Lech La mattinata inizia con un’esperienza immersiva nella natura lungo il Sentiero delle Fiabe di Harburg. Passeggiando tra i sentieri, potrete riscoprire il fascino delle storie dei fratelli Grimm (hanno scritto Hänsel e Gretel, Cenerentola, Il principe ranocchio e molte altre) lasciandovi trasportare dalla magia dei luoghi. Proseguendo il vostro itinerario, arriverete ad Augusta, una città che saprà sorprendervi con la sua ricchezza storica e la sua vivace scena culturale. Cosa fare o vedere ad Augusta? Augsburg: Herkules fountain© Stadt Augsburg,
Cosa vedere a Cracovia e dintorni

La guida perfetta per un weekend lungo! Siete alla ricerca di cosa vedere a Cracovia e dintorni? Bene, siete nel posto giusto. Cracovia non è soltanto una delle città più belle della Polonia: è un mix perfetto di storia, cultura, tradizione e modernità. Con un costo della vita ancora molto contenuto, è una meta ideale per chi desidera vivere un’avventura emozionante senza rinunciare alla sicurezza e al comfort. L’antica capitale polacca, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è ricca di tesori storici, artistici e naturalistici. Per questo è il punto di partenza ideale per esplorare la regione della Małopolska, che custodisce alcuni tra i siti UNESCO della Polonia. Il Paese vanta 17 siti, tra cui 15 culturali e 2 naturali e Cracovia è naturalmente tra questi. Se siete interessati alla Polonia, qui abbiamo parlato di altri itinerari pazzeschi! Giorno 1 – Cracovia urban & cool La vostra avventura comincia nel cuore pulsante di Cracovia, uno dei centri storici meglio conservati d’Europa: Stare Miasto, la Città Vecchia. Questo quartiere (pedonale), dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è un affascinante labirinto di strade acciottolate, edifici rinascimentali e gotici, caffè accoglienti e negozi d’antiquariato che raccontano secoli di storia. Ma andiamo al sodo, cosa si vede in un giorno a Cracovia? Il centro storico di Cracovia: cosa fare e vedere in un giorno Il centro è Rynek Główny, la Piazza del Mercato, tra le più grandi piazze medievali d’Europa. Al centro troverete il Sukiennice, l’antico mercato dei tessuti. Oggi ospita botteghe di artigianato e souvenir tipici, perfetti se cercate regali originali come oggetti in ambra o pizzi lavorati a mano. Fermatevi a vedere la Basilica di Santa Maria, simbolo di Cracovia, riconoscibile per le sue due torri asimmetriche. Leggenda dice che la differenza è dovuta a una rivalità tra due fratelli, entrambi incaricati della costruzione. Uno geloso del lavoro dell’altro, lo avrebbe ucciso per poi gettarsi dalla torre una volta completata. L’interno si trova l’altare ligneo scolpito da Veit Stoss, una delle opere più imponenti del suo genere in Europa. Vi consiglio di essere in zona quando dalla torre più alta un trombettiere suona l’Hejnał Mariacki, una breve melodia interrotta bruscamente a metà. Questo gesto commemora un evento drammatico accaduto nel 1240, quando un guardiano della torre avvistò l’arrivo degli invasori tartari. Per avvertire la popolazione, iniziò a suonare la tromba, ma fu colpito alla gola da una freccia nemica prima di poter completare la melodia. Da allora, il suono che viene ripetuto ogni ora, si interrompe improvvisamente nel punto in cui il trombettiere fu colpito. La collina di Wawel e la leggenda del drago Non lontano, si trova la Torre del Municipio. Alta 70m offre una vista sulla piazza e custodisce all’interno un piccolo museo e un’antica cella di tortura medievale. Camminando lungo via Grodzka, si arriva alla Collina di Wawel dove trovate il Castello Reale di Wawel, antica residenza dei re polacchi, e la Cattedrale di Wawel, luogo di incoronazione e sepoltura di sovrani e grandi personaggi della storia polacca. La Cappella di Sigismondo, con la sua cupola dorata, è considerata una perla del Rinascimento europeo. Piccola curiosità sulla Grotta del Drago di Cracovia che si trova proprio sotto la collina di Wawel. Il nome deriva da una leggenda secondo cui un feroce drago abitava lì finché un giovane calzolaio lo sconfisse con un trucco ingegnoso: lasciò una pecora riempita di zolfo all’ingresso della grotta e quando il drago la divorò fu travolto da una sete infinita che lo costrinse a bere tutta l’acqua del fiume Vistola fino ad esplodere. Così, il calzolaio riportò la libertà a Cracovia. © Polish Tourism Organisation Cosa vedere in un pomeriggio a Cracovia Per pranzo, lasciatevi tentare da uno dei tanti chioschi di street food nei dintorni di Rynek o in Plac Nowy, nel quartiere di Kazimierz. Il piatto da provare assolutamente sono i pierogi, i tipici ravioli polacchi. Ripieni di carne, formaggio, patate o funghi, ve li consiglio anche nella variante dolce con frutti di bosco e panna acida. © Nedopekin Yuriy Per il pomeriggio vi consiglio di lanciarvi alla scoperta di Kazimierz, il quartiere ebraico, oggi uno dei più dinamici e alternativi di Cracovia. Oltre che una delle cose da vedere assolutamente a Cracovia. Il modo migliore è passeggiare tra le sue strade, cosi potrete ammirare un affascinante mix di storia e creatività contemporanea. Le sinagoghe, come la Vecchia Sinagoga del XV secolo (oggi è sede del Museo di Cracovia, dedicata alla storia degli ebrei della città) o quella di Remuh, sono testimonianze vive della lunga presenza ebraica in città. I murales artistici, le gallerie d’arte indipendenti e i caffè bohémien creano un’atmosfera unica. Fermatevi in Plac Nowy, la piazza centrale del quartiere, per un “zapiekanka” (baguette gratinata, tipico street food locale) o un drink in uno dei bar vintage. La Street Art di Cracovia: tra le cose da vedere assolutamente! Lo sapevate che questa zona è famosa per la street art? Facilmente raggiungibili anche a piedi dalla piazza principale, Rynek Główny), potrete iniziare dalla parete del Galicia Jewish Museum (in Dajwór 18). Il Museo creò un concorso apposta e, il progetto fu assegnato a Marcin Wierzchowski. Oppure fate un salto in via Józefa a vedere i volti di alcuni personaggi importanti legati all’area. Tra i graffiti di Kazimierz, voglio segnalare anche quello del volto cancellato in via Św. Wawrzyńca 5. Se invece siete un po’ meno street e più amanti della natura e del verde, non vi preoccupate.. ce n’è per tutti i gusti! La cosa che mi piace di Cracovia è che sorprende sempre con qualcosa di inaspettato. In questo caso con un angolo di natura: il Las Wolski: un ampio bosco urbano situato a ovest della città. È perfetto per una passeggiata rilassante o un’escursione in bicicletta. All’interno si trova anche lo Zoo di Cracovia e, per i più avventurosi, vale la pena salire fino al Tumulo di Piłsudski, uno dei quattro tumuli commemorativi della città. Da qui, nelle giornate limpide, puoi godere di una vista panoramica mozzafiato su Cracovia e sulle montagne lontane. Giorno 2 – Alla
I Pelegrin Trails: non sono solo cammini spirituali

Esplorare cammini che raccontano storie di fede, natura e cultura. Molto spesso si pensa che i pellegrinaggi siano cammini spirituali in cui si prega continuamente, e forse per alcuni è davvero così. Quello che molti dimenticano è che i cammini spirituali sono molto di più: possono diventare una vera medicina per l’anima. Da sempre, i cammini spirituali offrono l’opportunità di esplorare l’ignoto, affrontare sfide personali e ritrovare un senso di equilibrio, o addirittura sé stessi. Sant’Agostino diceva: “Solvitur ambulando” – “Camminando si risolve”. E devo ammettere che, anche io, quando ho bisogno di schiarirmi le idee, mi vesto comoda e vado a camminare. I Pelegrin Trails ti invitano a camminare lungo antichi sentieri, ad ascoltare il silenzio e riflettere sul significato delle cose. Se chiedi a chi l’ha fatto ti dirà che si sentiva più leggero, ispirato e in armonia con il mondo. In questi cammini spirituali, la fatica si trasforma in forza interiore e camminare permette di riconnettersi con la natura, cosa che spesso dimentichiamo nella vita di tutti i giorni. Quindi, bando alle chiacchiere! Visto che ero nel mood di cammini spirituali e momenti per sé, ho deciso di prepararti un riassuntino con qualche idea per una camminata diversa dal solito. Via Francigena: tutte le strade portano a Roma La Via Francigena è molto più di un semplice percorso: è un viaggio nel tempo. Questo storico itinerario di oltre 1.700 km collega Canterbury a Roma, attraversando la Francia e la Svizzera. Che tu sia un pellegrino spirituale o un camminatore esperto, la Via Francigena offre un’esperienza unica adatta a tutti.Lungo il cammino, ti immergerai in un mondo di monumenti storici e architetture medievali che narrano secoli di tradizioni e incontri tra culture. Gli amanti della natura troveranno meravigliosi sentieri che si snodano tra le colline toscane e le imponenti Alpi svizzere. Se invece sei un esploratore curioso, potrai scoprire la ricca storia delle città medievali che costellano il percorso, come Montreux, San Gimignano, Siena e molte altre.Ma camminare non è tutto. Perché non cogliere l’occasione di gustare la cucina locale e rendere il viaggio ancora più memorabile? Ad esempio, puoi fermarti a Reims, una delle capitali mondiali dello Champagne, o visitare le terrazze viticole di Lavaux, un paesaggio straordinario e Patrimonio dell’UNESCO, oltre che un posto dove si beve un vino di qualità. E la meta finale? Naturalmente Roma, il cuore pulsante della cristianità e una città che ha ispirato viaggiatori di ogni epoca. E se vuoi vivere un’esperienza davvero speciale, pianifica il tuo arrivo in occasione del Giubileo. St. Paul Trail: un camminio nella Turchia rurale Il St. Paul Trail è un’emozionante avventura di 500 km che ripercorre le orme dell’apostolo Paolo attraverso le meraviglie della Turchia. Preparati a un viaggio che sembra riportarti indietro nel tempo: lungo il cammino troverai antiche strade romane, teatri medievali e villaggi rurali dove il tempo sembra essersi fermato. Questo percorso ti invita a rallentare, immergendoti nella quotidianità di comunità semplici ma ricche di tradizioni.Tuttavia, il St. Paul Trail è ideale per escursionisti esperti. Perché? Attraversa i Monti Taurus, un paesaggio spettacolare fatto di foreste di pini, torrenti cristallini e sentieri impegnativi. Lungo il cammino, la cultura locale si intreccia con la bellezza naturale: dai caseifici tradizionali ai borghi tranquilli, dove la vita scorre lentamente e sembra parlare di un passato ancora vivo. Ogni passo è un ritorno alle radici della fede cristiana e un’immersione in una Turchia autentica e meno conosciuta, quella rurale. Gli incontri lungo il percorso saranno memorabili: altri viandanti come te e la gente del posto, con la loro calorosa ospitalità, sarà pronta a condividere storie, tradizioni e piatti tipici preparati con ingredienti freschi e genuini. Non perderti le specialità regionali, come il formaggio artigianale e il miele dei monti, veri gioielli della cucina locale.Non dimenticare la tenda! Molte tappe del percorso richiedono il campeggio, offrendoti l’opportunità unica di dormire sotto un cielo stellato. Il contatto diretto con la natura e, talvolta, il senso di isolamento rendono il St. Paul Trail un’esperienza straordinaria, perfetta per chi cerca avventura e introspezione. Preferisci compagnia? Nessun problema: su Meetravel puoi trovare altri appassionati con cui condividere l’esperienza dei cammini spirituali. 3. Monte Kailash Kora: il pellegrinaggio più sacro della cina Con i suoi 52 km, questo percorso circonda la montagna più sacra del Tibet, offrendo un mix di panorami mozzafiato e un’esperienza spirituale profonda. Non lasciarti ingannare dalla lunghezza: in soli tre giorni raggiungerai altitudini oltre i 5.000 metri, attraversando monasteri antichi e paesaggi che sembrano usciti da una leggenda.La Kora non è solo un sentiero, è un rito. Ogni passo è un invito a lasciarti alle spalle il superfluo e abbracciare l’essenziale. Ogni anno migliaia di pellegrini affrontano questo percorso sacro, considerandolo un vero e proprio rituale di purificazione. La tradizione vuole che completare il giro del Kailash cancelli i peccati di un’intera vita, e molti lo percorrono in senso orario seguendo i precetti buddhisti. Alcuni, spinti da una fede incrollabile, affrontano l’intero tragitto prostrandosi a ogni passo. Ma attenzione! Breve qui non significa facile. Il Kailash Kora è uno dei percorsi più impegnativi al mondo. Serve una buona preparazione fisica e mentale, ma fidati, lo sforzo vale ogni singolo passo. Dalle cime innevate del Monte Kailash ai vasti altopiani tibetani, ogni angolo di questo cammino è avvolto da silenzio che amplifica le emozioni. E se hai voglia di un aneddoto epico da raccontare a cena, questo cammino te ne regalerà a palate! Ora, qualche info che ti potrebbe essere comodo durante il cammino spirituale!Il Monte Kailash è sacro per ben quattro: induismo, buddhismo, jainismo e la religione bön. È un luogo di connessione universale che attira viaggiatori e pellegrini di ogni fede (o anche semplici appassionati). Si dice che chiunque visiti questo monte, credente o no, torni cambiato. Perché? Forse perché il Kailash ti spinge a riflettere su ciò che conta davvero nella vita. 4. Kumano Kodō: la via degli Dei in Giappone Hai mai sognato un viaggio che unisca natura, spiritualità e un pizzico di avventura?
Road trip in Pomerania: un angolo nascosto della Polonia

Oggi spesso ci si dimentica che ci sono ancora luoghi meno conosciuti che meritano di essere esplorati, soprattutto durante un on the road in Pomerania, della durata di almeno 4 giorni anche perchè si sa, le tempistiche dedicate a ogni tappa possono sempre aumentare. Viaggiare non significa solo visitare le solite mete turistiche, ma scoprire angoli nascosti, vivere esperienze autentiche e immergersi in realtà lontane dal turismo di massa. Proprio per questo, voglio portarvi a scoprire una delle regioni meno conosciute della Polonia: la Pomerania. Terra ricca di storia, natura e cultura, che svela il suo fascino attraverso paesaggi incantevoli, spiagge di sabbia dorata, fitte foreste e laghi cristallini (e no, non siamo in un film dove tutto è perfetto!) Se siete alla ricerca di un viaggio che a contatto con la natura… allora continuate a leggere Consigli pratici per un road trip in Pomerania Prima cosa da sapere se state organizzando un road trip in Pomerania? Beh, è una destinazione molto friendly. Infatti, la Pomerania, situata nel nord della Polonia, è facilmente accessibile e perfetta per un road trip. Organizzare un viaggio in Polonia è semplice e conveniente, e prima di partire, è bene ricordare alcuni dettagli pratici. Assicuratevi di avere la carta d’identità valida per l’espatrio o un passaporto in corso di validità. Se decidete di noleggiare un’auto, non dimenticate la patente di guida. Le strade polacche sono ben mantenute, e molte superstrade sono gratuite, mentre le autostrade sono a pagamento solo in alcune tratte. Il sistema di pedaggio è intuitivo e facile da capire, quindi non avrete difficoltà a gestirlo perchè è molto simile a quello italiano. Un’altra cosa importante: in Polonia non c’è l’euro, ma lo zloty, ma non vi preoccupate potete pagare con la vostra carta praticamente ovunque. Se non avete intenzione di noleggiare un’auto, i trasporti pubblici sono ben sviluppati e permettono di spostarsi facilmente in tutta la regione. Giorno 1: alla scoperta di Danzica Danzica, cuore pulsante della Pomerania, racchiude secoli di storia, arte e cultura. La giornata può iniziare con una passeggiata nel centro storico lungo la storica Via Reale (Dluga), una delle strade più iconiche di Polonia. Tappa obbligatoria? La Fontana di Nettuno, che simboleggia il legame di Danzica con il mare, è uno dei monumenti più fotografati della città e non può mancare nella vostra visita. Non perdete la Basilica di Santa Maria, la chiesa in mattoni più grande del mondo. Piccolo spoiler… vi lascerà senza fiato – letteralmente perché dopo aver fatto 400 scalini potrete ammirare una vista spettacolare sulla città. Se siete appassionati di storia, una visita al Museo della Seconda Guerra Mondiale è d’obbligo per una prospettiva unica sugli eventi che hanno segnato l’inizio della guerra, mentre il Centro Europeo di Solidarność, situato nell’ex cantiere Lenin, racconta la lotta per la libertà e la fine del regime comunista in Polonia. Nel pomeriggio, dirigetevi verso il fiume Motława, dove potrete fare una passeggiata panoramica fino alla storica gru medievale, una delle strutture portuali più imponenti d’Europa. Non lontano da Danzica, Gdynia vi offre un’esperienza unica: un workshop di ambra, dove potrete creare il vostro gioiello personalizzato utilizzando l’oro del Baltico, una tradizione che affonda le radici secoli fa nella regione. (PS. la Polonia é famosissima per l’ambra!) Sopot: una pausa al mare Dopo una giornata intensa di esplorazione a Danzica, perché non prolungare il piacere e concludere la serata a Sopot, una delle località balneari più affascinanti della Pomerania? Sopot è famosa per il suo molo in legno, il più lungo d’Europa, che si estende per ben 511 metri nel Mar Baltico. E dopo una passeggiata romantica al tramonto? Il mio consiglio è fermarvi in uno dei tanti ristoranti sul lungomare di Sopot, che offrono piatti freschi di pesce e specialità tipiche della cucina locale. La cucina di Sopot è rinomata per la qualità dei suoi piatti a base di pesce fresco, come il bacalao o le zuppe di pesce, ideali per gustare il sapore autentico del Baltico. Se siete amanti della cucina polacca, non perdere le pierogi (ravioli ripieni) o il bigos, uno stufato tradizionale. Oltre alla gastronomia, Sopot è anche famosa per la sua vivace vita notturna. La città è un centro di divertimento con numerosi locali, bar e discoteche dove poter continuare la serata in grande stile. Dai cocktail bar sofisticati alle discoteche più vivaci, Sopot offre qualcosa per ogni tipo di viaggiatore che desidera godersi la notte. La città è particolarmente apprezzata dai giovani e dai turisti in cerca di un mix perfetto di cultura, relax e divertimento. Cena con vista a Danzica durante un road trip in Pomerania A Danzica, la gastronomia è un’esperienza che va di pari passo con il panorama. Se cercate un ristorante raffinato con una vista spettacolare sul fiume, il ristorante Filharmonia è una scelta perfetta. Se preferite un panorama dall’alto, vi consiglio di visitare il 33° piano dell’Olivia Star, dove troverete due ristoranti d’eccezione firmati dallo chef catalano Paco Pérez. Arco by Paco Pérez è ideale per chi ama i sapori sofisticati, mentre Treinta y Tres offre un’opzione più accessibile senza compromettere la qualità. Entrambi offrono una vista mozzafiato della città, e un’esperienza gastronomica indimenticabile. Dopo cena, Danzica vi accoglierà con la sua vivace scena notturna, che vi permetterà di godere della città anche dopo il tramonto. Danzica merita una visita, ma in un road trip la prima regola è muoversi: la prossima meta della Pomerania vi aspetta! Giorno 2 alla ricerca di avventura: le meraviglie del Mar Baltico e il Castello di Malbork La scoperta della Pomerania continua verso il Parco Nazionale Słowiński, parte della Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera UNESCO. Questo parco si estende per oltre 32.000 ettari e si trova a 110 km a nord-ovest di Danzica, tra Łeba e Rowy. Il parco è famoso per le sue spettacolari dune mobili, la più grande d’Europa, che creano un paesaggio che sembra un vero e proprio deserto. Qui potrete percorrere diversi sentieri di trekking panoramici, inclusi quelli che conducono alla Góra Łącka, la duna
Praga Insolita: un viaggio alternativo tra arte, storia e architettura

Praga è una città magica, capace di incantare chiunque con il fascino della sua Città Vecchia, l’orologio astronomico e il romantico Ponte Carlo. Ma cosa succede se vi allontanate dai percorsi più battuti? Se invece di seguire la folla decidete di perdervi nei suoi angoli meno conosciuti, tra quartieri artistici, installazioni bizzarre e architettura avveniristica?Nel mio ultimo viaggio, ho deciso di scoprire una Praga insolita, quella che non trovate sulle classiche cartoline. E devo dirvi che mi ha conquistato! Se anche voi amate l’idea di un turismo alternativo, lento e autentico, allora questo articolo fa al caso vostro.Piccolo spoiler? Immaginate di camminare lontano dalla folla, di perdervi tra angoli nascosti e quartieri che respirano arte e creatività, dove ogni strada racconta una storia unica. Pronti a un’avventura fuori dagli schemi? Allacciate le cinture, che il viaggio sta per cominciare! Art District 7: la parte creativa della Praga insolita Come ogni grande città che si rispetti, anche Praga ha il suo distretto artistico: Art District 7. E no, non ha nulla a che fare con Hunger Games. Sto parlando di Holešovice, quartiere facilmente raggiungibile con la metro rossa o il tram 14. Qui, tra gallerie d’arte, caffè creativi e spazi culturali, si respira un’atmosfera che ricorda quella di Berlino. Il cuore pulsante di questa zona è senza dubbio il DOX, un museo di arte contemporanea in cui l’architettura stessa è un’opera d’arte. Appena arrivi, alza lo sguardo: vedrete un gigantesco dirigibile in legno, il Gulliver, sospeso tra gli edifici. Sembra uscito da un romanzo steampunk ed è uno spazio dedicato a incontri tra arte e letteratura contemporanea. All’interno del museo, invece, le mostre spaziano tra fotografia, installazioni sperimentali e opere d’avanguardia, rendendolo una delle migliori gallerie d’arte di Praga. Passeggiando tra le strade di Holešovice scoprirete un susseguirsi di gallerie indipendenti, spazi espositivi e caffè letterari che ospitano eventi culturali e performance artistiche. Un luogo da non perdere è Vnitroblock, un’ex fabbrica riconvertita in centro creativo con negozi di design, un cinema alternativo e un caffè in perfetto stile industrial-chic. Un’altra perla che rende Praga insolita è il Palazzo delle Fiere (Veletržní palác), un’imponente struttura realizzata tra il 1925 e il 1928, che all’epoca deteneva il primato di edificio più grande nel suo genere a livello mondiale. Oggi è un tempio dell’arte moderna e contemporanea, con più di 2000 opere di artisti come Pablo Picasso, Claude Monet, Vincent van Gogh, Auguste Renoir e Gustav Klimt, ecc. Se avete voglia di una pausa all’aria aperta, fate tappa al vicino Parco Letná (Letenské sady): perfetto per rilassarsi e godersi una vista mozzafiato su Praga. Qui, vi aspetta un’enorme scultura cinetica a forma di metronomo gigante, che oscilla lentamente, quasi a scandire il ritmo tra passato e futuro.Se vi ho incuriosito e volete scoprire ancora di più su questa città dalle mille sfaccettature, vi consiglio di dare un’occhiata a Visit Czechia, perfetto per organizzare il tuo viaggio alternativo a Praga. La Praga del Futuro: architettura visionaria tra design e innovazione Tra le cose da vedere della “Praga insolita”, vi consiglio l’ Hotel The Cloud One, un edificio triangolare che richiama il celebre Flatiron Building di New York. Si trova a pochi passi dalla stazione Masaryčka. La vera chicca? Il bar panoramico sulla terrazza, perfetto per sorseggiare un drink ammirando il profilo della Città Vecchia. Un mix perfetto tra una pausa e un panorama mozzafiato. Non lontano da qui, su Národní třída, l’edificio DRN si distingue per la sua estetica unica: una struttura spigolosa rivestita da una rete metallica, quasi viva, su cui si arrampicano piante rigogliose. Nel cortile interno, un maestoso albero d’acciaio, illuminato di notte, trasforma lo spazio in uno scenario da favola. E poi c’è la celebre Dancing House, firmata da Frank Gehry e Vlado Milunić che ricorda una coppia di ballerini che balla un valzer. David Černý: l’artista che ha rivoluzionato Praga Se c’è un nome che incarna alla perfezione l’anima più irriverente e anticonformista della città, è quello di David Černý. Le sue opere sono autentiche provocazioni sparse per tutta la città. Quindi sì, durante il tuo girovagare ti ritroverai spesso con il naso all’insù, ma occhio a non inciampare! Allora… se dovessi consigliarvene alcune, partirei dalle mie preferite e tra queste il Palazzo Lucerna, dove si trova il “Cavallo Capovolto”. Qui, San Venceslao, eroe nazionale, non cavalca fiero il suo destriero… bensì un cavallo con le zampe all’aria. Un’altra installazione è “Quo Vadis?”, nel giardino di Palazzo Lobkowicz, sede dell’ambasciata tedesca. Qui, una vecchia Trabant con quattro zampe racconta la fuga dei cittadini della Germania Est nel 1989. Ma se c’è un’opera di Černý che divide davvero il pubblico, è “Buttocks”, nel cortile della Galleria Futura. Due enormi natiche (si avete letto bene!) che accolgono i visitatori, invitandoli a infilarsi all’interno e sbirciare un video satirico sulla politica ceca. Se questo artista vi incuriosisce, allora, vi consiglio una visita alla MeetFactory, nel quartiere di Smíchov. Questo Centro Internazionale d’Arte Contemporanea, fondato da Černý nel 2001, è uno spazio culturale unico, in cui convergono arti visive, musica, teatro, cinema e letteratura. Praga Insolita: alla scoperta del cubismo Praga non è solo guglie gotiche e facciate barocche, e forse questo lo avrete capito. Franz Kafka, probabilmente, avrebbe scritto un racconto sull’assurdità del cubismo, eppure a Praga, non è solo un concetto strano da capire. E se vi chiedete cosa sia un “tavolino cubista”, preparatevi a vedere dei mobili che sembrano sfuggiti a una lezione di geometria, ma che in realtà sono vere opere d’arte.piccola curiosità! Il cubismo a Praga ha preso una forma davvero unica, influenzando anche l’architettura. Un esempio? La Casa della Madonna Nera, situata nel cuore della Città Vecchia. Qui, l’arte cubista non è solo una mostra, ma una parte integrante dell’edificio stesso. In questo spazio, potrete vedere poltrone angolari, tavolini contorti e ceramiche dalle forme innovative, progettate da alcuni dei più celebri architetti cechi come Pavel Janák, Vlastislav Hofman e il famoso Josef Gočár, (architetto della Casa della Madonna Nera). Cercasi gita fuori porta da Praga? Se
Si può davvero viaggiare spendendo poco?

Scoprite come viaggiare spendendo poco è possibile grazie a 10 consigli. Ciao! Se siete arrivati a questo articolo, è perché avete una passione per i viaggi. E lo sappiamo bene, viaggiare può essere costoso, ma con qualche accorgimento e piccoli trucchi, è possibile farlo spendendo poco! In questa guida, condivideremo con voi dieci consigli pratici per viaggiare spendendo poco, senza rinunce. 1. La prima regola per spendere poco è pianificare il viaggio Anche se l’idea di viaggiare senza piani può sembrare avventurosa, quando avete un budget limitato la pianificazione è la chiave.Ora, non dico che bisogna avere tutto programmato al secondo o per ogni singolo dettaglio ma avere una visione generale di cosa si vuole fare, degli interessi… Ad esempio, sapere in anticipo quanto tempo trascorrerete in ciascuna destinazione vi permetterà di prenotare voli e alloggi con maggiore anticipo (ma di questo ve ne parlo dopo), oppure concentrare le visite su una parte della città alla volta senza andare su e giù come delle trottole, piuttosto che mangiare cibo locale, e così via. Questo è molto importante per mantenere sotto controllo le spese per i trasporti e le attrazioni, aiutandovi ad evitare spese improvvise e costose. 2. Viaggiate in bassa stagione Viaggiare durante la bassa stagione è una delle migliori strategie per risparmiare, praticamente quando la maggior parte delle persone non è in vacanza. Può sembrare una cosa difficile, ma basta magari scegliere un weekend durante il mese anziché aspettare il ponte. Già questo aiuta a spendere meno!Durante i periodi di alta stagione, come l’estate o le festività, i prezzi dei voli e degli hotel aumentano significativamente. Al contrario, da settembre a novembre e da gennaio ad aprile, i prezzi tendono a calare, e potrete trovare offerte molto vantaggiose. Non solo risparmierete sui costi, ma potrete godervi le attrazioni turistiche senza il sovraffollamento tipico dei periodi di alta stagione. Inoltre, molti luoghi offrono eventi e festival fuori stagione che valgono la pena di essere vissuti. 3. Prenotate il volo al momento giusto Prenotare i voli al momento giusto può fare la differenza nel costo complessivo del viaggio. Gli studi dimostrano che i giorni migliori per acquistare voli sono dal lunedì al mercoledì, con il martedì come giornata ideale per trovare le tariffe più convenienti. Le ore notturne, intorno alle 2 di mattina, sono considerate tra le più favorevoli per prenotare voli, quando le tariffe tendono ad essere più basse. Quindi, insomma fare after o mettere la sveglia, ne varrà la pena.Al contrario, la domenica è il giorno più costoso per prenotare. Tenendo conto di questi suggerimenti, è possibile viaggiare spendendo poco. P.S. Trovi un reel sul nostro profilo Instagramm (@Meetravel.fun) vi diciamo qualche altro trucchetto su come risparmiare sui voli aerei! 😜 4. Viaggiate solo con il bagaglio a mano Un modo semplice per risparmiare durante i viaggi è portare con voi solo il bagaglio a mano. Molte compagnie aeree, specialmente quelle low-cost, offrono tariffe scontate per chi non ha bisogno di imbarcare bagagli in stiva. Oltre a evitare i costi aggiuntivi per i bagagli, viaggiare leggeri vi permette di muovervi più velocemente e con maggiore comodità. Nel dubbio, verificate sempre le politiche delle compagnie aeree per ottenere il massimo risparmio.Te lo dico per esperienza, quegli zaini che vedi in giro sono veramente comodi se il viaggio dura qualche giorno, così potrete viaggiare senza bagaglio!Alla fine, quando si è in vacanza, la leggerezza è di casa. 5. Combinate più destinazioni in un unico viaggio Se avete più destinazioni nella vostra lista dei desideri, combinare diverse mete in un solo viaggio può essere un’opzione molto conveniente. Spesso, prenotare voli per più città in una singola prenotazione può risultare meno costoso rispetto all’acquisto di voli separati. Inoltre, molte compagnie low-cost offrono tariffe scontate per voli brevi tra le principali città europee o asiatiche. Questo vi permette di esplorare più luoghi senza spendere una fortuna. Per esempio, un viaggio stile Vienna – Bratislava – Budapest vi permette di fare il cosiddetto 3×1. 6. Viaggiare spendendo poco? Prenotate direttamente gli hotel Se trovate un hotel, un B&B, o un appartamento che vi interessa ma il prezzo sui siti di prenotazione è troppo alto, provate a contattare direttamente la struttura. Prenotare direttamente con l’hotel può offrirvi numerosi vantaggi, come sconti esclusivi e pacchetti speciali. Spesso, gli hotel offrono tariffe migliori per chi prenota direttamente, specialmente in periodi di bassa stagione o quando la domanda è inferiore. Inoltre, chiedendo informazioni su eventuali promozioni o offerte last-minute, potreste ottenere un prezzo più competitivo rispetto a quello visibile online. Anche una disdetta dell’ultimo minuto potrebbe garantirvi un weekend low cost. Prenotare direttamente con l’hotel permette anche di negoziare condizioni più flessibili, come cancellazioni gratuite o check-in anticipato, migliorando così la vostra esperienza di viaggio e aiutandovi a viaggiare spendendo poco. 7. Gratis va a braccetto con viaggiare spendendo poco Non è necessario spendere una fortuna per divertirsi durante un viaggio. Molte città offrono attrazioni gratuite o a basso costo che possono arricchire la vostra esperienza di viaggio senza pesare sul portafoglio. Ad esempio, molti musei offrono ingressi gratuiti in determinati giorni della settimana o in orari specifici, e i parchi cittadini rappresentano sempre un’ottima opzione per trascorrere del tempo all’aperto. Inoltre, esplorare la città a piedi è un ottimo modo per scoprire angoli nascosti e autentici, senza dover pagare costosi biglietti per le attrazioni turistiche. Un’opzione particolarmente interessante per chi vuole esplorare una città in maniera economica è partecipare a un Free Tour. Guidati solitamente da guide locali o studenti appassionati, offrono un percorso alla scoperta delle principali attrazioni e delle curiosità meno conosciute della città, senza costi fissi. 8. Utilizzate app e siti per trovare sconti Tutti abbiamo internet a disposizione e questo può fare la differenza quando si tratta di viaggiare spendendo poco. Il mondo digitale offre una vasta gamma di strumenti che vi aiuteranno a risparmiare su ogni aspetto del vostro viaggio. Utilizzando app e siti web specializzati, potrete trovare sconti su voli, hotel, ristoranti e attrazioni. Per confrontare i prezzi dei voli e
Ghost Hunting in Italia: i luoghi più infestati d’Italia.

Dove andare per un’avventura da brivido? Un mix di mistero e avventura, il Ghost Hunting è l’arte di esplorare luoghi leggendari e infestati da presenze paranormali. Se ti affascina l’idea di visitare castelli antichi, ospedali abbandonati o cimiteri misteriosi, sei nel posto giusto (anche se ne abbiamo parlato qui!). Armati di coraggio, perché potresti vivere esperienze inaspettate. Sei pronto per un’esperienza di ghost hunting in Italia? 1. Il Castello di Montebello e la leggenda di Azzurrina Tra i luoghi infestati più famosi d’Italia, il Castello di Montebello. Avvolto da un’aura di mistero attira appassionati di Ghost Hunting da ogni parte del mondo. Situato nella provincia di Rimini, è il teatro della leggenda di Azzurrina, una bambina albina vissuta nel 21° secolo. Il suo vero nome era Guendalina Malatesta e si racconta che, a causa dei pregiudizi dell’epoca, i suoi genitori cercarono di nascondere la sua condizione tingendole i capelli, che però assumevano un riflesso azzurrino. Durante una tempesta, mentre giocava con una palla di stracci, Azzurrina scomparve nei sotterranei del castello senza lasciare traccia. Ogni cinque anni, nel solstizio d’estate, i visitatori riferiscono di sentire i suoi pianti provenire dalle mura. Alcune registrazioni hanno documentato voci, forse il pianto e il lamento di una bambina. 2. Ex Manicomio di Aguscello: un tipico del ghost hunting in Italia Immerso nelle silenziose campagne ferraresi, l’ex manicomio infantile di Aguscello rappresenta il lato più oscuro della storia e dell’abbandono italiana. Chiuso negli anni ’70, ospitava bambini con disturbi mentali o orfani, lasciati ai margini della società. Tuttavia, leggende spettrali si intrecciano con la sua storia, parlando di sofferenza e apparizioni inquietanti. Le stanze deserte, i corridoi invasi dalla vegetazione e le finestre rotte contribuiscono a creare un’atmosfera da brivido, quella classica dei film horror. Gli esploratori urbani riferiscono di aver udito passi, sussurri e pianti provenienti dai piani superiori, anche quando il luogo sembrava essere deserto. Tra i graffiti sui muri e frammenti di arredamento rimasti, si possono leggere frasi che sembrano raccontare storie di disperazione. Chissà se, in una di queste stanze durante la visita potresti sentire una voce? 3. Il Manicomio di Mombello: dalla storia al Ghost Hunting Un altro dei luoghi infestati più famosi d’Italia è il manicomio di Mombello, a Limbiate. Si lo so, un altro manicomio abbandonato, ma è un po’ il classico quando si parla di Ghost Hunting. Questo imponente complesso, che un tempo ospitava Napoleone Bonaparte, fu convertito in ospedale psichiatrico nel XIX secolo. Per decenni, le sue mura hanno accolto migliaia di pazienti, molti dei quali internati contro la loro volontà. Con la legge Basaglia, che decretò la chiusura dei manicomi in Italia, anche Mombello venne abbandonato, lasciando dietro di sé una scia di documenti, lastre mediche e oggetti dimenticati. Oggi, chi visita il luogo afferma di percepire una strana energia e di sentire voci lontane che sembrano emergere dal passato. E tu, pensi di essere pronto a sentire quelle voci? 4. Consonno: la città fantasma più misteriosa d’Italia Le città fantasma non esistono solo nei film apocalittici o in angoli remoti del mondo: ce ne sono anche in Italia. Una di queste è Consonno, la “Las Vegas della Brianza“, che racconta la storia di sogni infranti e abbandono. Negli anni ’60, l’imprenditore Mario Bagno trasformò questo piccolo borgo in un villaggio turistico, ma una frana negli anni ’70 decretò la fine del sogno. Oggi, le sue rovine emergono dalla vegetazione come spettri del passato, con edifici decadenti e strade deserte che suscitano inquietudine. Gli appassionati di luoghi abbandonati che lo hanno visitato affermano di sentire rumori inspiegabili e di percepire una presenza intangibile mentre esplorano Consonno. 5. Il Monastero dei Monaci del Diavolo. Tra le colline di Sicignano degli Alburni, nel cuore della Campania, si erge il monastero dei Monaci del Diavolo, un luogo avvolto da leggende oscure. Costruito nel 17° secolo, il complesso religioso sarebbe stato teatro di eventi macabri e misteriosi. Secondo le storie, i monaci erano dediti a rituali proibiti e pratiche oscure che avrebbero attirato forze maligne. Si narra che il monastero sia infestato da spiriti inquieti che vagano tra i corridoi e le celle, manifestandosi con lamenti, ombre fugaci e improvvisi abbassamenti di temperatura. I visitatori che si avventurano in questo luogo riportano spesso un senso di disagio e paura, come se fossero osservati. 6. Ca’ Dario: il palazzo che uccide Venezia è la regina del mistero, dei luoghi abbandonati e infestati. Nel cuore della città, affacciato sul Canal Grande, si trova Ca’ Dario, un elegante palazzo che nasconde una storia oscura. Conosciuto come “la casa che uccide”, Ca’ Dario è stato teatro di una lunga serie di tragedie che hanno colpito i suoi proprietari e abitanti. Tra misteriose morti, bancarotte e suicidi, la maledizione di Ca’ Dario è diventata leggenda. All’esterno, il palazzo affascina con la sua architettura rinascimentale, ma all’interno si dice che si avvertano presenze inquietanti: passi nel silenzio, porte che si aprono da sole e voci sussurrate. Ca’ Dario è un luogo che affascina e, allo stesso tempo, avverte: la bellezza nasconde un’anima oscura. Quindi nel dubbio, ti consiglio di guardarlo da fuori, un consiglio che tra poco vedrai essere comune quando si parla dei misteri di Venezia! 7. L’Isola di Poveglia: un luogo da evitare o da esplorare? Sempre a Venezia, l’isola di Poveglia è considerata uno dei luoghi infestati al mondo. Magari potrebbe diventare la capitale del ghost hunting in Italia? Quest’isola deserta ha una storia che risale ai tempi della peste, quando veniva utilizzata come luogo di quarantena e fosse comuni per le vittime dell’epidemia. Nel 19° secolo, l’isola divenne un ospedale psichiatrico, dove si racconta che un medico sadico conducesse esperimenti sugli internati, finendo poi per suicidarsi. Oggi, chi riesce a raggiungerla, (pochi veneziani osano avventurarsi) riferisce di sentire voci, urla e passi, nonostante l’isola sia disabitata. La vegetazione selvaggia e le strutture fatiscenti creano un’atmosfera spettrale che affascina e incuriosisce. Il consiglio, però, è di osservare l’isola da lontano, per rispetto del luogo. 8. La Stretta Bagnera: il vicino
Dalmazia on the road: una guida completa da Zara a Dubrovnik!

Ciao! Hai mai pensato alla Dalmazia on the road come idea per le tue vacanze (magari per le vacanze estive?) Oltre che essere un’esperienza unica, un mix di storia, cultura e natura, beh.. di certo non ci si annoia. Come ogni cosa ti dovrai organizzare un minimo ed è per questo che noi di Meetravel abbiamo creato una guida per il perfetto on the road in Dalmazia.Piccola info! La Dalmazia è famosa per le sue acque turchesi, le isole paradisiache e i borghi ricchi di storia. Da Zara a Dubrovnik, ogni tappa lungo il tragitto offre qualcosa di unico, che si tratti di un monumento UNESCO, di una spiaggia tranquilla o di un’esperienza culinaria è un’opportunità per esplorare angoli nascosti. Quando andare e come organizzare un on the road in Dalmazia Il periodo ideale per visitare la Dalmazia va da giugno a settembre. Luglio e agosto sono i mesi più frequentati dai turisti. Quindi, perfetti per chi ama la vita da spiaggia e non teme la folla, ma tieni presente che i prezzi saranno più alti e le strade più trafficate. Se preferisci una vacanza più tranquilla, maggio, giugno e settembre offrono un clima piacevole e visto il periodo, meno affollamento.Cosa un po’ scontata, ma il tutto dipende da quanto tempo vuoi stare e quante cose vuoi vedere durante il tuo on the road in Dalmazia. Quano orgnizzi il tuo viaggio tieni a mente un paio di cose pratiche. Le autostrade croate prevedono il pagamento di pedaggi. Puoi pagare in contanti o con carta di credito, ma attenzione il telepass italiano non è valido. PS. In Croazia dal 2022 c’è l’euro. È importante pianificare il numero di giorni da dedicare a ciascuna destinazione e prenotare gli alloggi con anticipo, utilizzando Booking o Airbnb per trovare opzioni che si adattino al tuo budget e alle tue necessità. Assicurati di avere una buona mappa o un navigatore aggiornato, perchè alcune strade secondarie, seppur panoramiche, possono essere poco segnalate. Inoltre, tieni sempre un po’ di contante con te: in alcune aree poco turistiche o verso l’entroterra pagare con il bancomat potrebbe essere un po’ complicato. Ultimo consiglio, preparati anche a vivere esperienze enogastronomiche indimenticabili: la cucina dalmata è un mix di sapori mediterranei. Molto simile alla cucina italiana, influenze locali che conquisteranno il tuo palato. Tra piatti di pesce fresco, ottimi vini e dolci tradizionali, ogni pasto sarà un viaggio nel viaggio. Bene, le cose generali te le ho dette… Ora mancano solo le tappe! Zara: La porta della Dalmazia Zara è il punto di partenza perfetto. Il centro storico di Zara è un labirinto di strade romane e veneziane. Visita il Foro Romano e le chiese storiche, come la Chiesa di San Donato, per un’immersione nella cultura locale. Zara offre anche numerose spiagge nei dintorni, ideali per un bagno rinfrescante prima di proseguire il viaggio. La città è anche famosa per i suoi mercati all’aperto, dove potrai acquistare prodotti locali e assaggiare prelibatezze tipiche della Dalmazia. Cosa vedere a Zara: Isola di Murter: la porta delle Kornati Situata a breve distanza dalla terraferma e collegata da un ponte, l’isola di Murter è il punto di accesso ideale per il Parco Nazionale di Kornati. Conosciuta come “la porta delle Kornati,” questa isola è un paradiso per gli amanti della natura e del relax. Il centro storico di Murter, con le sue stradine pittoresche e case in pietra, offre un’atmosfera autentica e accogliente. Qui potrai anche scoprire la vita quotidiana degli abitanti, ancora legata alle tradizioni marinare e alla pesca. Le spiagge di Murter sono tra le più belle della regione. Spiaggia Luke è perfetta per le famiglie, grazie alla vicinanza ai servizi e alla sicurezza per i bambini, mentre Spiaggia Čigrađa, circondata da pinete, è ideale per chi cerca tranquillità e paesaggi mozzafiato. Non dimenticare di visitare la Chiesa di San Michele, situata su una collina con vista panoramica sul mare. Per chi ama la gastronomia, i ristoranti locali offrono piatti a base di pesce freschissimo e prodotti dell’isola. Cosa vedere a Murter: Puoi sceglierla di trasformarla in una delle tappe principali del tuo on the road e passarci qualche giorno oppure starci solo qualche ora, ma ecco una sintesi di quello che puoi fare nell’Isola di Murter! Šibenik: la perla medievale Šibenik, o Sebenico in italiano, è una città che combina storia, cultura e natura. Il suo centro storico medievale è una vera chicca. La Cattedrale di San Giacomo, patrimonio dell’umanità UNESCO, è una delle principali attrazioni della città, famosa per il fregio decorato con 71 teste scolpite. Qui l’arte e la storia si fondono in un’armonia unica, rendendo la cattedrale un luogo imperdibile. Šibenik è anche il punto di partenza ideale per visitare le cascate di Krka, situate a soli 15 minuti di distanza. Questo parco naturale offre un’esperienza indimenticabile con le sue cascate spettacolari e le piscine naturali dove è possibile fare il bagno. È consigliabile indossare scarpette di gomma per camminare sui massi e godersi appieno questa meraviglia naturale. Per gli amanti della fotografia, le cascate offrono scorci incredibili, soprattutto al tramonto. Cosa vedere a Šibenik: Spalato: il classico dell’on the road in Dalmazia Spalato è una città portuale vivace e affascinante, famosa per il Palazzo di Diocleziano, un sito UNESCO che combina storia romana e modernità. Il cuore della città è il suo lungomare, ideale per passeggiate (per sgranchire le gambe post viaggio in macchina) e momenti di relax. Durante l’estate, la Riva si anima con eventi e spettacoli, rendendola il centro della vita cittadina. Non perdere la salita alla torre campanaria della Cattedrale di San Doimo, che offre una vista panoramica sulla città e sul porto. Per un’esperienza unica, visita la Grotta Azzurra sull’isola di Biševo, accessibile con escursioni in barca organizzate. Le tonalità di blu dell’acqua e l’atmosfera magica della grotta ti lasceranno senza fiato. Se hai tempo, esplora i dintorni: le spiagge di Bačvice e la Collina di Marjan sono perfette per una giornata all’aperto. Cosa vedere a Spalato: Dubrovnik: il paradiso dell’Adriatico Conosciuta