5 cose da fare per viaggiare in modo consapevole - MeeTravel

5 cose da fare per viaggiare in modo consapevole

Possiamo viaggiare in modo consapevole? La risposta è si! Vediamo cinque cose principali che possiamo adottare subito per viaggiare in modo consapevole.

Esistono tante cose che si possono fare per viaggiare in modo consapevole. Che sia un viaggio immerso nella natura o in piena città, l’importante è rispettare il luogo in cui siamo. Ecco quindi 5 cose da fare per poter viaggiare in modo consapevole, senza disturbare il luogo in cui ci troviamo.

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1. Non raccogliere oggetti naturalistici da terra

Che siano conchiglie o sassi particolari, sarebbe meglio non raccogliere niente dai posti naturali. Ci sono tantissimi esempi di luoghi che purtroppo sono stati deturpati proprio per questo motivo. La spiaggia di Budelli, nel parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena, ne è un esempio. La spiaggia, conosciuta come spiaggia rosa, è considerata una delle più belle al mondo. Il nome deriva dal rosa di piccolissimi frammenti di foraminiferi, piccoli animali che abitano le praterie di posidonia nei dintorni. Negli anni la spiaggia è stata continuamente saccheggiata e questo ha portato al danneggiamento dell’area stessa.

Infatti, a partire dal 1998 è stata introdotta una norma di salvaguardia della spiaggia, ed oggi è chiusa allo sbarco. Ora si può visitare la spiaggia rosa di Budelli solo con la guida del parco, per evitare ulteriori saccheggiamenti. Inoltre, in Italia raccogliere oggetti naturali dalla spiaggia è considerato illegale. Raccogliere un numero sproporzionato di sabbia e conchiglie in Italia equivale a una multa dai 1500 ai 9000 euro. La legge serve a tutelare l’ambiente marino da possibili saccheggi. Pensateci bene prima di fare qualcosa del genere!

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2. Non alimentare animali selvatici

Sei in un parco faunistico e vedi uno scoiattolo che si avvicina? Diamogli delle noccioline, avrai pensato. Questa è una delle cose più sbagliate da fare con gli animali selvatici. Dare da mangiare o avvicinarli solo per una foto è un comportamento da non adottare. Essendo animali selvatici, sono in grado di cacciare nella natura e alimentarsi da soli. Provare ad avvicinarli con del cibo per loro piacevole significa abituarli alla presenza umana, e renderlo dipendente dagli alimenti che gli diamo. L’animale diventa quindi così abituato all’uomo perde la sua abitudine e cercare da solo il cibo. Alcune specie, come pappagalli o scoiattoli, sono molto abituati dalla nostra presenza ma potrebbero, tuttavia, mostrare dei comportamenti aggressivi se l’uomo non dà loro del cibo.

Talvolta dare da mangiare alla fauna selvatica può nuocere gravemente alla loro salute. Alimentare per esempio oche o cigni con il pane, non è una buona idea. Il pane può risultare dannoso per il loro intestino, con delle conseguenze piuttosto gravi per il loro sicurezza. Esistono poi una serie di restrizioni che sono state adottate proprio in merito a episodi del genere. In Italia, ad esempio, è considerato reato dare da mangiare ai cinghiali, mente in diversi comuni ci sono ordinanze che vietano di alimentare i piccioni. I siti di alimentazione sono noti anche per attirare molti animali. È quindi probabile che anche diverse specie si possano avvicinare all’uomo, rischiando così una vera e propria lotta per il cibo. Ne vale davvero la pena per una foto?

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3. Non lasciare traccia di sé

Quando siamo in viaggio, soprattutto in un luogo quasi incontaminato, dobbiamo stare attenti alle tracce che lasciamo. Nessun rifiuto quindi, cartacce o plastica in giro. Attualmente, i rifiuti in plastica sono la prima causa di inquinamento. Sono 8 milioni le tonnellate di rifiuti che vengono gettate in mare ogni anno, con conseguenze irreversibili per fauna e flora. Stando ai dati della comunità scientifica, è stimato che nel 2050 ci sarà più plastica negli oceani che pesci!

Come avevamo già visto, porta con te una borraccia per fare in modo di non acquistare sempre bottiglie e contribuire all’inquinamento marino. Un’altra accortezza che possiamo fare quando siamo in viaggio è cercare di non acquistare prodotti usa e getta, ma oggetti che possono durare nel tempo. Inoltre, si potrebbe adottare prodotti solidi, soprattutto per il corpo, con un packaging privo di plastica. A dirla tutta, questa deve essere una buona pratica non solo mentre viaggiamo, ma sempre!

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4. Acquistare souvenir di mare

Quante volte ci siamo fermati in negozi di souvenir vicino alla spiaggia? E abbiamo notato l’ennesimo negozio in cui ci sono conchiglie, stelle marine e tantissimi animali del mare. Molto spesso si tratta di oggetti non proprio raccolti vicino a quella spiaggia ma importati da altri paesi. Se vogliamo essere dei viaggiatori consapevoli, sarebbe meglio non acquistare souvenir del genere. È come se rubassimo qualcosa che non ci appartiene, cosa che sicuramente non vorremmo che accadesse nelle nostre case. Piuttosto possiamo optare per qualcosa di tipico del luogo che stiamo visitando, come del cibo o qualche manufatto artigianale.

Inoltre, tutti questi organismi sono importantissimi per il mare: le conchiglie possono diventare riparo per altri animali, oppure i gusci possono essere occupati da paguri o animali simili. Queste costruzioni sono importantissime anche dal punto di vista chimico dell’oceano. Sono composte in carbonato di calcio, un elemento fondamentale per l’equilibrio chimico marino.

5. Scegli il turismo consapevole

Tra le azioni consapevoli da poter fare quando si viaggia, sicuramente una delle più importanti è quella del turismo consapevole. Nato verso la fine degli anni ’80, l’idea è quella di offrire un tipo di turismo senza danneggiare ulteriormente l’ambiente. Una vita sostenibile non solo tutti i giorni, ma anche quando si viaggia. Il turismo sostenibile nasce dopo il rapporto Brundtland, nel 1987, dove si posero le basi dello sviluppo sostenibile, indicato come “quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. Successivamente, nel 2015 l’ONU inserisce il turismo sostenibile negli obiettivi dell’Agenda 2030, conferendogli così l’adeguata importanza.

Uno degli aspetti fondamentali del turismo consapevole, oltre al preservare la natura, riguarda le popolazioni che abitano la località visitata. Quando si viaggia, il consumatore consapevole ha un atteggiamento rispettoso della cultura locale, aiutando quindi la gente locale. Viaggiando a stretto contatto con la cultura del luogo significa entrare in un mondo completamente diverso dal turismo tradizionale, fuori dagli hotel di lusso, entrando invece nelle usanze e del cibo tipico del luogo, assaporando veramente il posto con gli occhi di una persona locale.

 

E tu hai già in mente il tuo prossimo viaggio consapevole? Scopri in app se c’è una proposta che fa per te!

 

@Sara Biancardi

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